Se per tutta la nazionale italiana la partita contro l'Ucraina era un test delicato e da non poter sbagliare, a maggior ragione lo era per Manuel Locatelli. Dopo i 90 minuti in panchina con la Macedonia del Nord, Luciano Spalletti ci ha puntato al posto di Bryan Cristante. Test superato per Manuel, che nell'ultimo anno e mezzo aveva perso il posto in nazionale; adesso si può aprire una nuova fase per il centrocampista della Juve.

Questione di fiducia, quella che spesso è mancata nell'ultimo periodo. Al giocatore in primis e di conseguenza anche intorno a lui. Non di Allegri che lo ha difeso anche nelle ultime occasioni, quando, a proposito di fiducia, era stato fischiato da parte del pubblico dell'Allianz Stadium. E Allegri infatti non ha intenzione di rinunciarci, in quella posizione di regista che tanto ha fatto discutere ma condivisa dal nuovo c.t e che lo stesso giocatore approva come ha confermato dopo Italia-Ucraina: "Nel ruolo che mi ha dato il mister mi trovo bene, sono soddisfatto". 

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Un solo pallone sbagliato ieri sera, che poteva costare caro è vero, ma a volte ci vuole anche un pizzico di fortuna per "svoltare". Buona circolazione di palla, sia nel corto che nel lungo, una traversa colpita e il solito grande lavoro difensivo. Ecco, adesso Locatelli è chiamato al secondo test importante in soli pochi giorni. Quello contro la Lazio, per confermare di poter essere il giocatore visto con l'Italia anche nel club. Soprattutto perché davanti si ritroverà probabilmente colui che poteva sostituirlo alla Juve, o comunque l'alternativa più valida in estate. Ovvero Nicolò Rovella; molti tifosi già rimpiangono la sua cessione, ora toccherà a Manuel dimostrare che questa squadra non aveva bisogno del classe 2001.