Sette punti da recuperare per compiere un'impresa che sembrava impossibile il 20 gennaio, quando la Juve si ritrovò nella parte destra della classifica dopo la penalizzazione di 15 punti. In quel momento, accostare i bianconeri alla corsa Champions League era fuori dal mondo. Ora non lo è più, perché quando mancano ancora 11 partite la distanza dal Milan, ovvero dal quarto posto è appunto solo di sette lunghezze. I risultati portano a pensare a questa "pazza" rimonta perché come riporta il Corriere dello Sport, nessuno, tranne il Napoli, ha tenuto il passo della squadra di Allegri negli ultimi mesi. Non a caso, la classifica sul campo porterebbe la Juve al secondo posto in solitaria con 56 punti. 

Champions League, perché la Juve ci deve credere anche con il -15: cinque motivi per cui è possibile l'impresa
CALENDARIO E NUOVA JUVE - La Juve ha trovato il proprio DNA, è capace di soffrire e ha di nuovo forza mentale e la vittoria contro l'Inter dimostra tutto ciò. Per sperare nella rimonta però la vecchia signora non può abbassare il ritmo. Allegri aveva indicato la quota champions a 73 punti. Fosse così la Juve dovrebbe vincere tutte le partite rimanenti ma probabilmente, visti i continui inciampi delle avversarie, ne serviranno meno. Aprile sarà un mese ovviamente decisivo, con sfide come Lazio e Napoli in campionato senza dimenticare Coppa Italia e Europa League. Vincere quest'ultima sarebbe la via alternativa alla partecipazione in Champions il prossimo anno, ma Allegri ora vuole il colpo grosso, qualificarsi anche con la penalizzazione.