SULLA RICOSTRUZIONE - "Intanto non siamo ancora arrivati al successo. Sarà un successo solo se riusciremo a vincere domenica. Diciamo che speravamo di poter fare un bel lavoro. Questo lo abbiamo fatto, ma alla fine conterà anche vincere, eh".
SUL LAVORO - "Credo sia la base di tutti i gruppi di lavoro. Il feeling tra le persone che stanno bene insieme. Siamo tutti insieme ormai da tanti giorni ma sono passati velocemente. Questo vuol dire che c’è un buon feeling tra i ragazzi ed è importante anche quando sono in campo".
SULL'ADATTARSI - "Se vuoi arrivare in fondo a un torneo così, un Europeo o un Mondiale, in cui gli avversari sono tutti difficili da battere, devi adattarti a diverse situazioni. Non puoi pensare di vincere un mondiale o un europeo dominando. Ci sono partite in cui puoi soffrire perché le altre squadre sono forti. Ci sono momenti della partita in cui le cose non vanno come tu vorresti che andassero. Perché gli alti stanno facendo cose che tu non pensavi facessero. E’ chiaro che bisogna adattarsi".
SULLA FINALE - "E’ un po’ diversa, sì. Arrivarci non è semplice ma va sempre giocata con concentrazione e allegria perché è sempre una partita di calcio. Non si può giocare una partita di calcio tesi, nervosi. Bisogna giocare con la pressione giusta, cercando veramente di andare a divertirsi. Solo così poi si vince una finale. Sono orgoglioso di quello che i ragazzi hanno fatto. Non era semplice. Ci hanno creduto sin dal primo giorno. Essere arrivati alla finale è un grande traguardo. Però non basta".