Mandzukic-Juve, siamo ai titoli di coda. Non ci sono oramai più dubbi, l’avventura dell’attaccante croato in bianconero si avvia alla conclusione, nel modo forse peggiore possibile: da epurato, isolato, distante da società e compagni.

CAMBIAMENTI - Un anno fa era decisivo in campionato contro il Milan, oggi è escluso da qualunque situazione, sia in partite ufficiali che negli allenamenti di tutti i giorni. L’addio di Allegri ha rivoluzionato il mondo di Mario, che per il tecnico livornese aveva cambiato ruolo e così sacrificato gol e statistiche personali. Il rinnovo, 6 milioni a stagione fino al 2021, dall’arrivo di Sarri è divenuto una gabbia dorata. La Juve ha deciso che può fare a meno del pretoriano di Allegri, che ora si allena sconsolato alla Continassa. Escluso dalla lista Champions e di fatto fuori rosa, decisione condivisa con il club in quanto, quando ha capito di non rientrare nei piani del nuovo allenatore, lo stesso Mario ha fatto un passo indietro, preferendo allenarsi a parte.

Paratici a Londra per risolvere il caso Mandzukic ma non solo: le ultime
EREMITA - La sua routine nelle ultime settimane lo avvicina a un eremita. Come riferito dalla Gazzetta dello Sport, ogni giorno Mandzukic svolge un programma personalizzato, con un preparatore dedicato a lui. Non incontra mai i compagni di squadra, in quanto fa orari diversi da loro. Finito l’allenamento torna a casa dalla compagna Ivana, e di recente ha sofferto anche per la scomparsa del cagnolino Leni. A Torino nessuno lo vede da settimane. Anche le sporadiche comparsate che faceva al ristorante “Catullo” si sono volatilizzate. Ha scelto il silenzio Mario, deluso dal comportamento di Paratici, colpevole di avergli comunicato l’intenzione di cederlo a luglio inoltrato e non a inizio estate.

ADDIO VICINO - E allora le cose potrebbero mutare, anche velocemente. Mandzukic ha cambiato idea: in estate ha rifiutato il Manchester United perché non voleva decidere sul proprio futuro in fretta. Ma ora la frattura con la Juve è insanabile, per questo si è convinto: a gennaio è pronto a dire sì allo United, accettando anche un ruolo non di primissimo piano, pur di superare una situazione difficile come quella che sta vivendo nelle ultime settimane.