Il nuovo ricorso al Collegio di Garanzia del Coni da parte di Andrea Agnelli in merito alla squalifica per la manovra stipendi sarà discusso il 6 novembre. L'ex presidente della Juve è stato inibito per 10 mesi. Come si legge nella nota del Collegio di Garanzia del Coni: “La Presidente del Collegio di Garanzia, avv. Gabriela Palmieri, ha fissato il 6 novembre, a partite dalle ore 14.30, la prossima sessione di udienze a Sezioni Unite”, in cui appunto tra i ricorsi verrà discusso quello promosso da Andrea Agnelli, riferisce calcio e finanza.       


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[Agnelli ricorso plusvalenze]
(Foto: MIGUEL MEDINA/AFP via Getty Images)Nuovo ricorso al Collegio di Garanzia del Coni da parte di Andrea Agnelli. L’ex presidente della Juventus ha infatti presentato un ricorso chiedendo di annullare la sentenza della Corte d’Appello FIGC che ha portato alla inibizione per 10 mesi per il caso legato alle manovre stipendi.

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Il ricorso, come reso noto dallo stesso Collegio di Garanzia del Coni, sarà discusso il prossimo 6 novembre. “La Presidente del Collegio di Garanzia, avv. Gabriela Palmieri, ha fissato il 6 novembre, a partite dalle ore 14.30, la prossima sessione di udienze a Sezioni Unite”, in cui appunto tra i ricorsi verrà discusso quello promosso da Andrea Agnelli.

IL COMUNICATO - “Ricorso iscritto al R.G. ricorsi n. 82/2023, presentato, in data 5 ottobre 2023, dal dott. Andrea Agnelli contro la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) e la Procura Federale della FIGC avverso la decisione n. 0032/CFA-2023-2024 della Corte Federale di Appello della FIGC, Sezioni Unite, emessa in data 28 agosto 2023 e depositata in data 6 settembre 2023, nell’ambito del procedimento Prot. 27907/336pf22-23/GC/gb e n. 0017/CFA/2023-2024, con la quale, in parziale accoglimento del reclamo del suddetto ricorrente avverso la decisione del Tribunale Federale Nazionale – Sezione Disciplinare n. 0011/TFNSD-2023-2024 del 10 luglio 2023, depositata il 20 luglio 2023 (che aveva irrogato, nei confronti del dott. Agnelli, la sanzione dell’inibizione per la durata di 16 mesi e dell’ammenda per € 60.000,00 in relazione ai capi A e B, disponendo invece il proscioglimento del deferito in relazione al capo C), è stata riformata la decisione di primo grado e, per l’effetto, irrogata, nei confronti del dott. Agnelli la sanzione dell’inibizione della durata di 10 mesi e la sanzione dell’ammenda di € 40.000,00”, conclude il Coni.