Anche Paulo Dybala è stato sentito dai pm di Torino nell'ambito dell'inchiesta sulla seconda manovra stipendi, quella della stagione 2020-21. A parlare in Procura, nello specifico, è stato il suo legale Luca Ferrari: come spiega Gazzetta, in quell'occasione i giocatori si erano accordati singolarmente tramite, secondo l’accusa, delle scritture private (non registrate in Lega) con cui la Juventus si sarebbe impegnata a restituire le mensilità dovute anche in caso di addio al club bianconero come incentivo all’esodo.

Al momento risulterebbe che l'attuale attaccante della Roma, in realtà come Cristiano Ronaldo, non abbia preso i 3.7 milioni di euro che la Vecchia Signora si era impegnata a dargli e che sarebbero stati accantonati dal club come fondo rischi nel bilancio 2021-22. Dall’audizione - sempre stando a quanto riportato da Gazzetta - sarebbe emerso che Dybala avrebbe dovuto avere quei soldi entro gennaio ma, non avendoli ricevuti, ne avrebbe fatto richiesta al club tramite l’avvocato. La Juve a sua volta si sarebbe impegnata a farglieli avere.