Tanti contenuti e qualche indizio nell'editoriale di Matteo Marani per Tuttosport, in cui racconta il rapporto tra Sarri e la Juve: "Hanno tentato di incastrarsi in ogni modo. Dall’alto in basso, da destra a sinistra, la sua parte preferita. Nulla da fare. Dopo tredici mesi, Maurizio Sarri appare un corpo estraneo rispetto alla Juventus. Lo dicono i silenzi, certe dichiarazioni, lo denuncia la gestualità in panchina, intento a smozzicare una sigaretta che non c’è più, sparita come il sarrismo. Adesso però arrivano le 48 ore più importanti del campionato e tutta la Juve si gioca molto. Il punto centrale di questo strano matrimonio, nato in emergenza e proseguito tra reciproche incomprensioni. Ho la sensazione, spero fallace, che ci sia in alcuni una spinta all’autodistruzione, come se una parte del tifo, del club o dello stesso spogliatoio provasse un gusto masochista nel vedere crollare Sarri, antico nemico di classe, il rivoluzionario che sfidò i padroni. Fa anche parte dello spirito umano inseguire il peggio, rincorrere la distruzione per vederne le conseguenze, come capita nelle file che si creano sulle autostrade per i curiosi sull’altra corsia. Un cupio dissolvi accresciuto qui dalla nostalgia per Massimiliano Allegri, rimpianto come non avrebbe potuto sognare".