NAZIONALE - "Bisognerà aspettare marzo, i playoff sono cambiati. Bisognerà vedere come ci si arriva. Assenze importanti ma alcuni segnali si erano visti dopo l'Europeo. Ci si fossilizza sugli episodi, sui rigori. Quando sei Campione d'Europa un girone così va chiuso prima. Mancano i punti con Bulgaria e Svizzera. Speriamo di ritrovare spensieratezza ai playoff. L’appagamento esiste, ma in questi momenti devi cercare di stare vicino alla squadra. Anche se la paura di non qualificarci c’è"
EUROPEO - "Mi sono emozionato tantissimo, prima si andava sempre negli stadi vuoti. Quando c’è stata l’inaugurazione all’Olimpico con 40 mila tifosi è stato fantastico."
AMBIENTE - "Giocare in un'altra città più calda? A San Pietroburgo una città fantastica, il tifo lo vivono in maniera diversa. La passione si sente solo nel giorno della partita. Qui la passione e la mentalità è diversa. Il fatto di aver smesso mi ha permesso di girare per altre città e passeggiare tranquillamente"
TORINO - "La collina permette di guardare la città dall'alto. Una città da vivere"
TELEVISIONE - "Capisco le differenze e le complessità, ho scelto di fare l'opinionista e non commentare per ragionare a mente fredda e commentare. Come quando giochi, a fine partita analizzi a mente fredda"
COMUNICAZIONE - "C'è paura ad esprimersi nel calcio. Il nostro paese non è pronto ad accogliere uno sportivo che si esprime in maniera differente. Pensavo i giovani sarebbero stati pronti a questo, ma non è così."
RONALDO - "Un grande onore per i tifosi juventini averlo alla Juventus, indipendentemente dai risultati di squadra che tutti speravano, lui ha sempre fatto una marea di gol e lui è stato comprato per quello. Un giocatore non fa vincere la Champions. Mi è dispiaciuto non giocare con lui. Parlato con i miei ex compagni e mi hanno sempre descritto la sua mentalità del lavoro, che ha trasmesso a tutti. Ronaldo non è mai un problema, la squadra intorno non è stata costruita nel modo giusto per giocare al suo fianco"
SCUDETTO - "Milan Napoli e Inter le favorite, i punti di distanza sono tanti. C'è stato per la Juve i momenti dell'1 a 0, lo step successivo però è il gioco e l'identità. Le prime 3 difficili da recuperare. Negli ultimi anni il Milan sempre crescendo, l'Inter ha qualcosa in meno rispetto all'anno scorso. Il Napoli sta facendo bene ma storicamente nei momenti delicati l'ambiente non sempre aiuta"