ARIA DI DERBY - "È un evento molto radicato in questa regione. Essendo piemontese, lo vivo sempre con una certa attesa, e anche se ho giocato nella Juventus sono ben visto da molti tifosi del Toro. Ricordo quando a 14 anni ero nel settore giovanile bianconero, e al Motovelodromo di corso Casale persi ai rigori contro i granata in un torneo: fu la mia prima partita con la Juve. Ne approfitto per chiedere se sia possibile ristrutturare un monumento del genere: sarebbe l’ideale".
GRANDI RICORDI - "Quello del 7 marzo 1982: stavamo perdendo 2-0 e poi la partita finì 4-2 con doppietta di Scirea. Fu il derby più bello in assoluto, mi marcava un piemontese doc come Beruatto con il quale solitamente durante la partita si chiacchierava e poi si andava assieme a cena. Lui mi diceva: “Guarda che stasera cenerai con l’aria triste”. E io gli rispondevo: “Occhio, la partita è lunga...”. Vincemmo noi e devo dire che lui non gradì molto qualche mia battuta. Erano altri tempi, sicuramente migliori: allora si parlava senza mettere la mano davanti alla bocca, non come oggi. Era tutto più divertente".
QUI JUVE - "Considerati anche i colpi di mercato, sta lavorando bene in prospettiva. Con gli arrivi di Vlahovic e Zakaria il passo in avanti è notevole ed evidente, ma ci sono altri nodi da risolvere. Per dire: si vuole giocare con un regista di spessore, alla Pirlo o alla Pjanic, oppure no? A Bergamo, comunque, ho visto una squadra propositiva, che gioca con intelligenza".
PRONOSTICO - "Finisce in pareggio, così non mi faccio nemico nessun tifoso del Toro. O forse 3-1 per la Juve...".