Le parole di Beppe Marotta ai microfoni di Mediaset prima di Juve-Inter.

VICINANZA ALLA SQUADRA - "Si esce con la compattezza, l'unione, cultura del lavoro ancora maggiore. Sono queste le terapie migliori, le motivazioni e l'aspetto psicologico sono importanti, dal punto di vista tattico e tecnico-agonistico ci sono cose assodate. L'allenatore è il leader, vede i ragazzi tutti i giorni e decide gli uomini migliori da mettere in campo".

INZAGHI - "Abbiamo fiducia, il fatto che abbia un contratto significa che c'è un rapporto pluriennale. Siamo contenti, ora siamo davanti a tre strade e questa sera ci giochiamo tutto. Abbiamo performance di discontinuità in campionato ma mancano 27 punti, dobbiamo ritrovare il gol e la continuità. Il fatto di essere qui per una semifinale e ai quarti di Champions dice che il cammino è stato importante. Essere fuori dalla Champions chiaramente vorrebbe dire rivedere tutto per il prossimo anno, il business plan".

Juve, Allegri ritrova gli 'incubi dell'Inter': saranno di nuovo decisivi?
POCO CONTINUA - "Quando l'avversario è di rango i giocatori si caricano quasi da soli, mentre in campionato con squadre sulla carta inferiori hai tutto da perdere e poco da guadagnare. Stiamo mancando contro le cosiddette provinciali, per demerito nostro. Dobbiamo risolvere, è un fatto mentale e di concentrazione. L'aspetto negativo di quest'anno è stato proprio rappresentato dalla discontinuità in campionato".

FAVORITI - "Allegri è molto bravo nella comunicazione, Inter, Milan e Juve sono sempre destinate a ottenere risultati importanti. Siamo sotto pressione, i risultati contano più delle prestazioni ma serve concentrazione. Allegri è stato bravo a gestire un momento difficilissimo, ora dobbiamo prendere le contromisure".

NELLO SPOGLIATOIO - "Noi siamo molto compatti a livello dirigenziale con l’allenatore. Ieri abbiamo parlato con i giocatori. Questo però non deve interferire nella gestione dell’allenamento. È Inzaghi il leader che cura organizzazione e concentrazione. Il gioco del calcio poi è fatto di risultato, siamo tutti sotto esame. Se non saranno centrati gli obiettivi ci saranno colpevoli, ma è normale che una vince e le altre perdono".