Giuseppe Marotta, amministratore delegato dell'Inter, ha parlato ai funerali di Pietro Anastasi, nella basilica di San Vittore a Varese. Ecco le sue parole, nel ricordo dello storico centravanti della Juventus e della Nazionale mancato lo scorso venerdì, riprese dal nostro inviato a Varese: "Innanzitutto il valore della memoria è molto forte. Voglio fare un ringraziamento a Pietro per le emozioni che ci ha dato come tifosi di calcio, nell'ambito delle sue prestazioni con la Nazionale, come negli Europei del '68. Lo ricordo per le emozioni, ma anche per i valori che è riuscito a rappresentare, come uomo, che ho potuto constatare con la mia amicizia verso di lui".

UOMO DEL SUD - "Ha portato l'umiltà dell'essere meridionali, in un momento in cui le difficoltà d'inserimento erano forti, la sua permanenza a Torino in un momento storico di immigrazione che sicuramente ha coinciso anche con una valorizzazione. Lui rappresentava un po' questo Sud ed era l'orgoglio dei tifosi. Un attaccante moderno, un giocatore che tutti gli allenatori avrebbero voluto avere. Il mio ricordo personale? Ho avuto modo di conoscerlo, qui a Varese, ma anche nel Monza come allenatore: ho sempre avuto un ottimo rapporto, mi ricordo dei suoi tanti insegnamenti. La tripletta alla Juve? Ero molto piccolo allora, ma rimane come simbolo del valore del giocatore".