SCUDETTO - "Il primo scudetto con Conte ha creato un entusiasmo straordinario era il primo di questa dirigenza, ma quest’ultimo è stato quello più difficile. Ricordo quando arrivò Allegri, fummo accolti da centinaia di tifosi che ci tirarono delle uova addosso, ma noi eravamo consapevoli della scelta che avevamo fatto. Il suo futuro? Al di là dell’aspetto formale, io ritengo che la valutazione del rapporto sia ottima e credo che possa continuare e la prossima settimana avremo un incontro e questo dipenderà dalle sue motivazioni e da quello che sente dentro, ma da parte nostra c’è assoluta volontà di proseguire. Sono nel calcio da tantissimi anni, e il compito del management è conciliare vittorie e utili e in questi anni siamo cresciuti tantissimo se pensiamo che al primo bilancio eravamo sotto di 90 milioni".
VAR - "Era importante essere vincenti quest’anno con l’introduzione del Var. Questo strumento non elimina tutti gli errori ma aiuta ad eliminarne tanti. Siamo in una fase di sperimentazione, ma va modificato il protocollo. Io sono favorevole al Var anche dopo i 90′, ma la figura dell’arbitro deve essere centrale".
REAL MADRID - "E’ stato superiore, lo hanno dimostrato i risultati che hanno conquistato in questi anni. Si trova in finale e negli ultimi anni siamo stati solo noi a fermarli in semifinale, nel 2015. Arrivare in finale di Champions è un’impresa straordinaria, e a tutte le critiche dei media rispondo che non è facile arrivarci per due volte negli ultimi tre anni".
MERCATO - "Perin? Preziosi è una ottimo dirigente scaltro e ha creato competitività tra noi il Napoli e altre squadre, ma noi finora abbiamo fatto solo delle valutazioni. L’obiettivo della società è creare un mix tra giovani e meno giovani. L'assetto offensivo della Juve di quest'anno però è di livello Mondiale, anche rispetto al passato. Possiamo competere anche con club come il Real Madrid. Noi abbiamo giocatori come Dybala e Bernardeschi che non hanno ancora 26 anni e che rimarranno sicuro. Pjaca? Ha subito quell'infortunio e lo abbiamo dato in prestito. Ora è tornato e valuteremo cosa fare. Mandzukic? Siamo contenti di ciò che ha fatto ma bisogna capire anche cosa c'è nella sua testa e se ha ancora voglia di continuare questa esperienza. Io credo di sì".