SCELTA ANTIPATICA - "Il tweet di Wanda Nara 'Forza Inter'? Io la considero una prova di attaccamento alla nostra causa, alla società. Non c'è stata grande tensione, da parte dei dirigenti e dell'allenatore c'è stata una decisione, che non è una presa di posizione di tipo disciplinare nei confronti di Icardi. Ritenevamo che per il bene della squadra, della società e dei tifosi fosse giusto prendere questa decisione. I capi famiglia devono prendere decisioni 'antipatiche', ma questo è un percorso di crescita e di rafforzamento".
MESSAGGI CON WANDA - "Davanti alla situazione del sasso mi sembrava il minimo esprimere solidarietà e vicinanza a lei e alla famiglia. Ho scambiato messaggi con lei, è stata molto educata e riconoscente per il nostro affetto, così come noi la consideriamo corretta nel modo di relazionarsi con la dirigenza. Ma al di là di questa correttezza, esistono principi che un amministratore delegato deve far rispettare".
INFORTUNIO ICARDI - "Quando un giocatore accusa questi fastidi abbiamo l'obbligo di crederci. Di sicuro vanno di pari passo con uno stato emozionale non dei migliori. Non si deve parlare di 'caso'. Una volta si diceva 'I panni sporchi si lavano in famiglia', oggi non è possibile con i social".
FASCIA DA CAPITANO - "Uno dei ruoli del capitano è anche quello di essere conosciuto come leader. Questa situazione si può ricostruire, ma la società deve essere presente, perché vogliamo crescere assieme ed eliminare certe scorie che si sono presentate nell'ultimo periodo".