L'ad dell'Inter Beppe Marotta parla a Sky Sport della decisione di rinviare Juve-Inter e le altre 4 partite che si sarebbero dovute giocare a porte chiuse: "L decisione è stata presa poche ore fa dalla Lega Calcio che ha deciso decisione e rinvio delle 5 partite che si sarebbero dovute giocare a porte chiuse, è molto fresca".

REAZIONE - "In premessa dico che come cittadino siamo in una situazione di emergenze, dobbiamo avere rispetto per la salute di cittadino. Da dirigente dobbiamo confrontarci con questa emergenza nell'ottica di pianificare il campionato italiano. Ci siamo trovati davanti da questa repentina decisione della Lega Calcio che può essere comprensibile ma sono già preoccupato e guardo avanti perché se fosse ufficializzata la proroga del blocco fino all'8 marzo mi chiedo come riusciremo a gestire alcune partite della prossima giornata. Siamo in una situazione di difficile gestione, credo che il criterio adottato questa giornata debba essere adottato anche la prossima domenica".

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COSA FARE - "Quello che come Inter abbiamo chiesto è convocare un'assemblea straordinaria, i temi sono delicati e devono salvaguardare equilibrio e competitività del nostro campionato. Come detto prima ci tengo a sottolineare che come cittadino la prima cosa è la tutela della salute di tutti. Nel momento in cui torniamo a parlare di calcio cerchiamo di adottare un criterio univoco e armonioso che rispettino una sana competitività. Sono preoccupato perché vedo davanti altre giornate difficili ed un calendario saturo".

PORTE CHIUSE - "Esperienza surreale e non bella, vengono penalizzate anche le varie tifoserie. Dobbiamo portare avanti il campionato e farlo nel migliore dei modi. La Lega la scorsa settimana aveva detto che le porte chiuse erano un sacrificio necessario. La mia era una posizione da dirigente che voglio condividere. Abbiamo chiesto un'assemblea. Non voglio far polemiche, non sta a me esprimere valutazioni. La Lega ha deciso così e ne prendiamo atto. Si prende una decisione all'ultimo e si poteva evitare. Sono preoccupato per il futuro. Siamo in un momento straordinario del nostro paese. Ci sono problematiche di salute, economia e reputazione mondiale. Lo sport viene dopo, la cosa poteva essere affrontata prima evitando di arrivare ad una decisione dell'ultimo momento, lo dico in modo molto deciso".

UEFA - "Non voglio aprire una polemica, mi rimetto al consiglio o assemblea dei prossimi giorni. Il principio è quello di rispettare tifosi e salute, tutto poteva essere gestito meglio".

RIDURRE IL CAMPIONATO -"Oggi siamo davanti a un calcio compresso di impegni. Ormai i calciatori sono sottoposti a una pressione stressante. Dobbiamo rivedere se la Serie A abbia senso continuare ad averla a 20 squadre. Io sono favorevole alla riduzione a 18. Questa situazione imprevedibile ci deve fare riflettere e si deve programmare la prossima stagione con un calendario che preveda dei turni infrasettimanali liberi per casi di questo tipo".

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