Alessandro Matri, a Cronache, parla così di Conte ai tempi della Juventus.

LE PAROLE - "Quando Conte arrivò alla Juventus, andammo in tournée a Philadelphia. C'era il 100% di umidità. Ma lui ci fece correre in continuazione. Vi giuro: non ho mai provato una stanchezza del genere. Avevo i battiti del cuore a 220. Così gli dissi: 'Mister, non ce la faccio. Ho i brividi'. Lui, con il suo aplomb, mi rispose: 'Ale, mi avevano detto che avevi le palle'. E io: 'Sì, mister, ho carattere. Ma la stanchezza è una cosa diversa!'. Il Conte di oggi mi sembra molto cambiato dal punto di vista tattico. Ha aperto la mente e si è aggiornato rispetto a quando arrivò alla Juventus con le sue giocate memorizzate in testa. Oggi lascia liberi i giocatori sfruttandoli per quelle che sono le caratteristiche. Ma l'impronta tattica resta ben evidente. Quello che vedo immutato è il suo spirito. Nell'anno senza coppe puntava molto sull'allenamento della condizione fisica: i suoi metodi ti portano a stare bene durante l'anno".