PROBLEMA - "Io credo che il problema grosso sia la tenuta mentale e fisica di Dybala e Morata in quel ruolo. E quindi la sostenibilità del tridente. Dopo l’entusiasmo iniziale temo che anche Alvaro rischi di stufarsi di correre come un pazzo all’indietro. Non è Mandzukic, o nemmeno Ravanelli. Dybala? È una questione di mentalità, non solo atletica. Dybala non può essere un giocatore da grandi partite in un tridente per un periodo prolungato di tempo: non ce l’ha in testa, più che nelle gambe. Può fare qualche partita bellissima, ma non dieci di fila in quel modo. È entusiasmante quando gioca bene con altri due attaccanti, perché alza il livello tecnico, ma una grande squadra ha bisogno di continuità, non puoi passare da eccellenza a insufficienza".
OPZIONE PER LA COPPA - "Col Villarreal almeno non dovrebbe esserci il pressing asfissiante. Potrebbe anche decidere di giocare così: McKennie è bravo a inserirsi, Rabiot e Zakaria hanno il passo per partire in contropiede, ora c’è una bella truppa in mezzo. De Ligt tornato dominante? Vero, con un distinguo. Bonucci raramente fa recuperi eclatanti, De Ligt troppo spesso: ho il dubbio che recuperi con una fisicità straripante a errori di posizionamento iniziali. Se diventa tatticamente perfetto quando la palla la hanno gli altri, diventa insuperabile".