Ore 18.45, parlano Buffon e Allegri. Il tecnico arriva alla gara con il Monaco con un pezzo del sesto scudetto consecutivo in tasca e con onore e onere del ruolo di favorito. La sua Juve vuole la seconda finale in tre anni. Sarebbe un risultato eccezionale, ma prima bisogna superare il non semplice ostacolo francese. Le parole lasceranno spazio al campo domani sera: oggi è giorno di vigilia. Giorno di parole, appunto. E questi i temi più caldi toccati dal tecnico bianconero.

SISTEMA DI GIOCO - "Non cambia, ovviamente con Marchisio cambiano le caratteristiche dei giocatori. Perderemo un po' fisicità e chili senza Khedira, ma acquisiremo in movimento. Tra l'altro Claudio è in una buona condizione, è cresciuto molto nell'ultimo mese, quindi è un giocatore importante che abbiamo riacquistato".

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MONACO - "Imbattuti in quello stadio? Speriamo sia la prima volta. Gioca sulle verticalizzazioni, è una squadra dotata di ottimi giocatori. È diversa da quella di due anni fa".

DIFESA VS ATTACCO - "I dati fanno immaginare un certo tipo di partita, ma le partite sono diversa l'una dall'altra. Il Monaco delle ultime 15 partite ne ha vinte 13, fa tanti gol, segna anche nel finale. Sarà molto complicato e bisognerà mettersi in testa che per arrivare in Finale bisognerà giocare due partite giuste". 

ARBITRO - "Sarà sereno e senza ombra di dubbio in grado di arbitrare questa partita". 

CAMPIONATO  - "Avere nove punti di vantaggio a quattro dalla fine è un bel vantaggio, ma anche se le cose fossero andate diversamente non sarebbe cambiato nulla nella preparazione di questa partita. Dopo avremo il tempo per preparare bene il derby, che è una gara da vincere".

CONFRONTO - "Rispetto a due anni fa il Monaco è cambiato sia in fase realizzativa che in quella difensiva: ora per caratteristiche dei giocatori è portata a fare un gioco più offensivo, due anni fa invece era più solida".

FUTURO - "Ci incontreremo, ma ora abbiamo altro a cui pensare ovviamente. Non ci sarebbe nemmeno il tempo per farlo".

JARDIM - "Sta facendo un lavoro eccezionale, ma non solo quest'anno: da quando è arrivato. Sono in corsa per tutto, sia in patria che qui in Champions. Sono una squadra da rispettare".

HIGUAIN - "È stato acquistato per migliorare la squadra e il potenziale offensivo. Sta facendo una grande annata, ma non è valutato solo dai gol che fa. In Champions ha fatto prestazioni fantastiche, come contro il Barcellona. Poi domani magari segna e diventa l'uomo Champions, ma l'importante è che continui così e sia sereno. Lui lo è e sta facendo un'annata meravigliosa, come tutta la squadra".

FALCAO - "Prima dell'infortunio era tra i più forti centravanti al mondo. Ora sta tornando ed è un giocatore eccezionale, molto pericoloso". 

ATTACCO MONACO - "Parlano i numeri. Non so quanti gol ha fatto di preciso, ma ne ha fatti tantissimi. Ha giocatori che si trovano bene in sieme, perché Falcao è un giocatore d'aria, mentre Mbappé ha grande velocità, tecnica nello spazio. Poi c'è Bernardo Silva, che è cresciuto tanto rispetto a due anni fa, hanno due ottimi terzini, due giocatori importanti in mezzo. Quando una squadra  fa risultati del genere è sia per merito dell'organizzazione, ma anche perché ha grandi giocatori". 

PAROLE CHIAVE - "Le devo dire domani prima della riunione, ci devo pensare. Ormai la squadra sa quello che deve fare e cosa fare. Domani quello che non dobbiamo fare è giocare una partita come quella di Bergamo in cui abbiamo giocato in 80 metri e per le caratteristiche dell'avversario potremmo avere difficoltà a giocare una partita del genere".