La Juve si ferma a Genoa e perde la sua terza occasione consecutiva di sorpasso sull'Inter, che questa sera può portarsi a 4 punti di distacco in caso di vittoria in casa della Lazio. Nella serata di Marassi ci sono state alcune note stonate da attribuire alla squadra e quindi, senza fare alcuna allusione alla conduzione di gara della squadra arbitrale. Il riferimento va alla disattenzione generale della difesa in occasione del gol di Gudmundsson, ma soprattutto, alla scarsa mole di occasiono create dalla squadra di Allegri. 

FONDAMENTALE - Ma a spiccare ancora una volta è stato Weston Mckennie, che sta diventando sempre più centrale nelle gerarchie di Allegri. Il texano si adatta alla perfezione in ogni zona in cui viene schierato, dalla mediana alla corsia esterna, dando il suo massimo contributo in entrambe le fasi. Lotta su ogni centimetro di campo e sembra inesauribile, come è capitato praticamente sempre durante il corso della stagione. Questo Allegri lo sa e ripone in lui la massima fiducia, tanto da non rinunciarci mai, a meno che non sia costretto. 

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DA EMARGINATO A PUNTO DI RIFERIMENTO - E pensare che appena tre mesi fa era sul punto di partenza, messo ossessivamente sul mercato dalla società bianconera che però, non è riuscita a trovare richieste che la soddisfacessero. Per fortuna, verrebbe da dire, dato che a oggi la Juve non può fare a meno dello statunitense