Ormai non stupisce più, ma allo stesso tempo stupisce per cosa si sta rivelando il suo acquisto. Weston McKennie continua a convincere qualsiasi risultato faccia la Juventus. Che sia una vittoria come con Torino e Genoa (e Barcellona), che sia un pareggio come oggi contro l'Atalanta. In un mercoledì di campionato in cui a Morata e Ronaldo steccano la prestazione, a emergere è sempre il prorompente americano, che nel primo tempo manda in porta i due punteros bianconeri con una giocata delle sue: palla sradicata da un avversario sulla trequarti e verticalizzazione precisa. Poi tra passaggino corto e tacco sgusciato l'azione finisce nel nulla.

DRITTO... - E anche nella ripresa, giocata deliziosa sulla linea del fallo laterale a mandare in porta il poco ispirato Morata, che sbatte (letteralmente) in faccia a Gollini. E in generale, solita prova di quantità intelligente, di qualità non elegante ma efficace, e di temperamento. È ufficiale: McKennie incarna il giocatore che serve a Pirlo, interprete perfetto del ruolo di falso esterno-trequartista coniato dall'allenatore della Juve.

McKennie, Arthur e la variabile trequartista: ecco come Pirlo ha costruito il 'nuovo' centrocampo
... E ROVESCIO - Un'esplosione "born in the Usa" che pone un punto interrogativo sempre più grosso sopra la testa di Dejan Kulusevski. Che ne sarà dal talentuosissimo svedese, se Pirlo lo vede come uno degli esterni-trequarti e in questo momento a rivestire così efficacemente quel ruolo c'è McKennie? La risposta arriverà sia dalle prestazioni dei giocatori che dalle convinzioni tattiche dell'allenatore.