MEA CULPA - Quello che convince di meno ta i cinque centrali, ad oggi, è Daniele Rugani. Lui che: "In momenti della stagione meritava di giocare di più, se non ha giocato è responsabilità mia". Sincero Sarri, che nella conferenza stampa alla vigilia della sfida con l'Udinese fa autocritica sulla gestione del suo ex pupillo ai tempi dell'Empoli. Appena 10 le presenze stagionali tra campionato e coppe, le ultime due anche da subentrato (un solo minuto contro la Lazio). Dopo un estate in cui sembrava dovesse lasciare la Juve, Rugani è rimasto ma nelle gerarchie dell'allenatore è scalato all'ultimo posto. Quinta scelta su cinque. Il ragazzo ha sentito poca fiducia da parte di quel tecnico che una volta non poteva fare a meno di lui, e questa condizione spesso l'ha condizionato anche in campo.
MERCATO - Abbandonato proprio da chi l'aveva lanciato nel grande calcio, quando il 31 agosto 2014 Sarri lo fece esordire in Serie A in un Udinese-Empoli. 38 partite su 38 in quella stagione, l'ultima prima del trasferimento alla Juve. Dopo cinque anni in bianconero potrebbe arrivare la cessione: Milan e Roma si erano fatte avanti nelle scorse sessioni di mercato, poi hanno virato su altri obiettivi per la richiesta alta della Juve. Restano ancora in piedi le piste estere, quelle che portano in Premier League con il Wolverhampton in prima fila e in Russia, dove c'è lo Zenit San Pietroburgo sempre interessato. Rugani gioca poco ma i club interessati non mancano, la Juve valuta la cessione.