IL CROATO - Kovac aveva 32 anni e vestiva il bianconero già da una stagione. Era infatti la prima alternativa a Thuram e Cannavaro nella corazzata di Capello, e si era pure tolto lo sfizio di segnare una rete decisiva per battere il Lecce alla 27^ giornata della Serie A 2005-06. Colonna difensiva della nazionale croata, dove militava insieme al fratello maggiore Niko, Moggi l'aveva portato a Torino a parametro zero dopo un'onorata carriera in Bundesliga tra Norimberga, Bayer Leverkusen e Bayern Monaco (con tanto di Coppa Intercontinentale in bacheca). La retrocessione della Juve per lui costituì un'opportunità di... promozione. Da riserva a titolare.
INSIEME - Che la premiata ditta formata dal promosso Kovac e dal nuovo arrivo Boumsong non fosse destinata a lasciare un'impronta duratura si capì già al primo atto. Il famoso Rimini-Juventus, esordio bianconero in B, finito 1-1 grazie a un grottesco doppio liscio dei due "ministri della difesa" che permise ad Adrian Ricchiuti (che per la cronaca, si è ritirato l'anno scorso a 42 anni e la scorsa settimana ha iniziato la carriera di allenatore proprio nel Rimini, oggi in Serie D) di pareggiare e diventare l'idolo dei non-juventini di tutta Italia.
DESTINO - Quando si dice "sliding doors"... Le difficoltà di Kovac indussero Deschamps a trovare una soluzione per affiancare efficacemente Boumsong. Ed ecco l'intuizione che avrebbe cambiato la vita calcistica a Giorgio Chiellini: spostare l'allora giovane terzino dalla fascia sinistra a centrale di difesa. Rimase saldamente titolare invece il buon Jean-Alain, che si tolse pure lo sfizio di segnare due reti con pregevoli incornate da corner, nelle trasferte di Crotone e Verona (contro l'Hellas). Ma appariva palese che, se in "cadetteria" ancora ancora poteva guidare lui la difesa, col ritorno nel massimo campionato sarebbero serviti profili più attenti e meno macchinosi...
FINE DELLE TRASMISSIONI (PARTE 2) - Boumsong invece decise di restare, in quel 2007, nonostante sapesse di non essere esattamente in cima alle gerarchie del nuovo mister Ranieri, che partì con la coppia Criscito-Andrade e proseguì con la Legrottaglie-Chiellini. Infortunatosi, come se non bastasse, durante l'autunno, il francese fu relegato al ruolo di centrale di Coppa Italia, dove mostrò di non essere più in condizione, soprattutto mentalmente: negli ottavi di finale a metà gennaio 2008 in combutta con Grygera rischiò seriamente di far passare il turno all'Empoli. A quel punto la dirigenza juventina gli trovò una nuova sistemazione: il Lione, ancora dominatore della Ligue 1, lo comprò per 3 milioni e mezzo di euro. Considerando gli ammortamenti, la Juve riuscì ad evitare la minusvalenza.
DOPO LA CARRIERA DA CALCIATORI - Robert Kovac è rimasto nel calcio di alto livello, agendo come spesso fatto da giocatore, alle spalle del fratello Niko: è stato il suo vice-allenatore sulle panchine di Croazia, Eintracht Francoforte, Bayern Monaco, e lo è attualmente nel Monaco 4° nel campionato francese. Boumsong, similmente all'ex compagno Kapo (francese nato in Costa d'Avorio) ha deciso di dedicarsi al suo Paese natale, il Camerun: vi ha fondato una scuola calcio e ha pure fatto parte dello staff tecnico di Clarence Seedorf quando ha allenato la nazionale africana.