Poco alla volta si rivedono tutti, anche Francisco Conceicao che questa mattina ha mostrato segni di ripresa correndo già a un buon ritmo seppur in solitaria. Tutti tranne Arek Milik, ancora indisponibile - e lo sarà almeno fino al termine della sosta - nonostante sia alle prese con un infortunio dalle settimane precedenti l'Europeo, che ha dovuto saltare proprio per questo motivo. L'attaccante della Juventus si era sottoposto a un intervento per l'asportazione di un menisco, ma quattro mesi per il recupero equivalgono - come scrive Tuttosport tra il serio e il faceto - "a tempistiche da anni '60 o su di lì, roba da sabbiature a Jesolo".
 

Tutti gli infortuni di Milik


Dove sta allora il problema? Il fatto è che Milik è tutt'altro che un novellino per quanto riguarda questo tipo di acciacchi, tra crociati e legamenti vari. Il primo campanello d'allarme suonò nella stagione 2014-15 quando, all'Ajax, un infortunio al ginocchio lo costrinse a 45 giorni di stop. Ben più grave quello dell'ottobre 2016 al Napoli, quando arrivò la rottura del crociato. Mancava poco al rientro quando, un anno dopo, subentrò un nuovo problema all'articolazione, che lo obbligò a restare ai box per ulteriori 158 giorni, senza dimenticare il lungo calvario patito al Marsiglia dal maggio 2021, sempre per via di un ginocchio. 

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Da lì in avanti le articolazioni hanno retto, anche se magari gli infortuni muscolari successivi potrebbero essere stati innescati da questi "pregressi". Thiago Motta, intanto, lo aspetta. Anche perché sapere di poter contare su una valida alternativa a Dusan Vlahovic sarebbe una boccata d'ossigeno non indifferente.



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