Luciano Moggi si sfoga. Dopo la clamorosa sconfitta dell'Italia per 1-0 contro la Macedonia del Nord e la seconda qualificazione al mondiale di fila fallita, ecco le parole all'Adnkronos:

"La crisi del calcio italiano ha inizio con Calciopoli nel 2006. E' stata distrutta la Juventus, da sempre guida del calcio italiano e della Nazionale in particolare, e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Siamo passati da un mondiale vinto, a due mondiali dove siamo usciti al primo turno e a due dove non ci siamo nemmeno qualificati. Fino al 2006 il calcio e la nazionale italiana era un modello vincente con tanti bianconeri in campo come dimostra la finale della Coppa del Mondo 2006 a Berlino in cui 5 azzurri e 4 'Bleus' erano della Juventus. In Italia purtroppo siamo fatti così: quando una cosa funziona la vogliamo distruggere e ora ne paghiamo le conseguenze".

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SCONFITTA - "Le cause della sconfitta di ieri sera sono dovute alla stanchezza dei giocatori e all'aver sottovalutato l'avversario con troppa presunzione. I giocatori dopo aver vinto l'Europeo non sono più scesi in campo con il furore agonistico che avevano messo in campo la scorsa estate pensando di essere forti ma la presunzione non calcio è pericolosa e lo abbiamo visto ieri sera", aggiunge l'ex direttore generale della Juventus.

Il ct Roberto Mancini deve proseguire o dimettersi? "Mancini ha fatto un ottimo lavoro con il materiale che ha a disposizione, ha avuto il coraggio di lanciare dei giocatori mai scesi in campo in Serie A. Ha vinto un Europeo e a mio avviso non ha colpe nella mancata qualificazione al mondiale". "Il problema di Mancini è che è stato lasciato solo, l'unico errore che imputo al presidente Figc Gravina è di non aver difeso il ct -conclude-. Mi auguro che Mancini resti alla guida della Nazionale perché è la persona più adatta".