Nella prima esperienza bianconera fu la rottura con la fidanzata dell'epoca Maria Pombo. Oggi sono le continue voci di mercato su Dusan Vlahovic per sostituirlo come numero 9 della Juventus. Alvaro Morata non è alla prima crisi, psicologica e quindi realizzativa, con questa maglia. Sintomo di un carattere un po' fragile, per un giocatore che non è un centravanti purissimo ma che ha tante qualità tecniche e di gioco coi compagni. In questa stagione ha messo a segno due reti consecutive in campionato, contro Napoli e Milan, e una in Champions contro il Malmö. Complice pure l'infortunio, è a digiuno dal 19 settembre.

NOTTI MAGICHE? - E soprattutto le serate di Champions League sono un toccasana per l'attaccante spagnolo, che nel 2015 trascinò la Juve fino alla finale di Berlino e che l'anno scorso, in un girone orfano di Cristiano Ronaldo causa-covid, si mise sulle spalle l'attacco della squadra di Pirlo. Insomma, se c'è un luogo fisico e tecnico in cui Morata può ritrovare se stesso e la confidenza coi gol e i risultati vincenti, quella è la Champions. Max Allegri lo sa, e stasera punta su di lui contro lo Zenit San Pietroburgo.