LA STAGIONE - "Ci sono stati tanti momenti nella stagione, le valutazioni si fanno sempre quando prendi le valigie e vai a casa. Ci sono stati tanti momenti della stagione, ma capisci la differenza quando certi episodi stanno tra la vittoria e la sconfitta. Abbiamo fatto tanto come gruppo, siamo tornati a essere Juve, ci sono cose da guardare positivamente per il futuro".
RIMPIANTI - "Non ci sono rimpianti, sono state 2-3 mini stagioni in una sola. L'importante è quanto si sta facendo, cos'abbiamo in testa e per il futuro. Non serve lamentarsi, alla fine del campionato, quando andremo via, vogliamo giocare anche una finale di Coppa Italia. Quando smetti, le foto con le coppe contano tanto. Abbiamo l'opportunità di vincere e si dà per scontato tutto, ci sono campioni che non ne hanno vinte tante...".
TEVEZ - "Tevez? A Carlos ho detto che lo ringrazio, ho parlato con lui tante volte. Lui in parte mi ha reso calciatore, sono arrivato a 21 anni, dal Real, con poca esperienza. Mi ha guardato un po' di volte male, quando calciavo e non gliela passavo. Poi è diventato per me uno dei più forti di sempre. Aveva qualità, tecnica, ti buttava un muro a terra o te lo costruiva in 5 minuti. Per me ci saranno pochi così nella storia. Vinceva la partita da solo o si caricava la squadra sulle spalle. Mi ha detto che era meravigliato dal mio gioco: non pensava potessi avere il fisico per giocare a sinistra. Poi abbiamo parlato dei gol, dei bambini, di tutto. Lo sa che io gli sarò grato per sempre, per quell'anno fatto con lui. C'è il rimpianto con il Barcellona, forse c'era un rigorino e oggi avremmo una Champions... ma la vita è così!".
TENNIS - "Tennis? Sì, sempre appassionato. Molto difficile giocare. Qui partono le sfide. Le sfide? Una con Arthur, se n'è andato dopo il primo set, è arrivato tutto vestito da tennis, 8 racchette, sembrava sponsorizzato da grandi marche. Io ero con il costume e una racchetta. Dice ancora che dobbiamo giocare il secondo set, ma dopo un 6-1 non so cosa ci sia da rigiocare. Vedremo. Rugani gioca molto, Fagioli ogni giorno mi scrive che vuole giocare, perché mi batte. Ma abbiamo poco tempo, d'estate mando il luogo, chi vuole sfidarmi io sono là. Con Nadal? Ho avuto la fortuna di conoscerlo, Llorente mi ha portato a mangiare con lui, anche in Spagna un paio di volte. In una presentazione ho fatto due palleggi, è stato bellissimo, ma andare a mangiare con lui molto più bello".
"Finale di Champions".
Difensore più forte affrontato?
"Sergio Ramos"
Piatto preferito?
"Uova con patate"
Idoli?
"Torres, Raul, Morientes, Villa. Nazionali spagnoli"
Musica peggiore negli spogliatoi?
"McKennie, il rap"
Stadio più bello dove hai giocato?
"San Siro"
Compagno più social?
"Dybala"
SERGIO RAMOS - ""Sergio Ramos? Il primo che ho detto… perché volevo battere Tek Szczesny (ha il record di risposta veloce in 1vs1 di DAZN, ndr). Chiellini, Bonucci, Barzagli, Ramos: questi sono difensori da clonare. Poi c'è la nuova generazione, Matthijs de Ligt diventerà un fenomeno. Laporte anche. Si parla tanto della nazionale con Xavi, Iniesta e Busquets: ma tutto parte da dietro. C'era Casillas in porta... l'Italia che ha vinto gli Europei? Hanno comandato Chiellini e Bonucci dietro. E fa vincere i campionati".