A cominciare dal presidente, il quale - per sfregio a Madama - prima ha stappato champagne nello spogliatoio e poi dichiarato che lo scudetto di quest'anno è del Napoli, "altrimenti - ha detto - cosa dovrò fare, andarlo a rubare?". Allusioni chiare, ma che piacciono alla piazza.
Quello dei punti persi, o volontariamente sottratti dagli arbitri manipolati da forze oscure, è un vecchio cavallo di battaglia sul quale salgono spesso tutti gli sconfitti. Adesso è appunto il turno dei napoletani, convinti di essere stati vittime di un'estorsione da parte del solito, fantomatico "potere" manovrato ovviamente dagli Agnelli: 8 punti in tutto mancherebbero alla conta partenopea, quelli che avrebbero trasformato il -4 dalla Juventus in +4. Ovviamente, al lordo dei punti totali, perché a Napoli probabilmente dimenticano quelli conquistati - diciamo - con un po' di fortuna, vedi col Bologna (ritorno) col Milan (andata) con la Sampdoria (ritorno) l'Atalanta (ritorno) l'Udinese (andata) e altri ancora. Perché, purtroppo, in Italia prevale il brutto vizio di raccontare le storie a metà, in particolare quelle riguardanti il calcio.
A proposito poi di storie raccontate monche, spicca da sempre fra tutte quella di Calciopoli. Esiste una versione ordinaria, e quella completa: la prima inchioda la Juventus alle sue colpe, la seconda la assolve. Ovviamente, quella che va per la maggiore e' la versione colpevolista, sostenuta con forza pure a Napoli, dove in settimana persino la Procura ha dato fuoco alle polveri aprendo un'inchiesta su quei 36 scudetti vinti dalla Juventus ed esibiti con orgoglio dal club bianconero all'ingresso del proprio stadio, mentre per la contabilità ufficiale sarebbero 34. "Pubblicità ingannevole" è stata definita dalla Procura partenopea, come tale andrebbe rimossa e la Juve sanzionata (magari togliendole uno e dandolo a loro, come avvenne con l'Inter).
Finiamo con la festa celebrata per le vie di Torino, dopo la conquista dello scudetto. La società Napoli si è offesa perché qualche giocatore bianconero (nello specifico, Douglas e Benatia) ha filmato, zoomato e poi pubblicato sui social un video che riprendeva delle bare di cartone intestate a Insigne, Sarri e ADL. Macabro spirito goliardico. Alla pari dei funerali finti fatti alla Juventus e messi in scena a Napoli dopo la vittoria di Torino, con tanto di carro funebre vero. Così come tanti scanzonati bimbi napoletani che, negli stessi giorni, trainavano coi loro tricicli la bara della Juve o di Higuain. Oppure, ancora più macabro, il manichino con la faccia di Higuain che penzolava impiccato da qualche balcone. Per non parlare del Bar Juve M***a che continua ad esercitare la propria attività commerciale senza il benché minimo imbarazzo della SSC Napoli. Del resto quel medesimo apprezzamento campeggiava, nel 2012, sul pullman scoperto del Napoli dopo la vittoria in Coppa Italia sulla Juve.
@MarcelloChirico