FUTURO - "In questa fase non ci penso neppure. Però so bene che magari in giro possa esserci qualcuno che mi stimi. Ma non esistono squadre, né interessamenti. Ho il dovere di pensare, senza essere immodesto, che in questi anni con il Napoli abbia dato qualche dimostrazione di ciò che so fare. So anche che ho ventotto anni e che possa capitare, in carriera, di ritrovarsi dinnanzi ad un’offerta, come dire? Irrinunciabile. Il prezzo? Non ne ho la più pallida idea. A me il mercato sembra di nuovo impazzito ed eventualmente lo fa il campo. E poi non sono affari miei: io devo giocare, segnare, divertire".
SCUDETTO E LA JUVE - "Sono stati bravissimi, più che in passato, mentre le concorrenti hanno lasciato troppi punti. L'anno scorso ci abbiamo creduto, potevamo farcela e fa male. E’ come se in quegli istanti mi fosse crollato il mondo addosso. Vivo assaporando le soddisfazioni con parsimonia e poi scoprendo che quando non si vince, la sofferenza è secca: io ci sto male. Mi scoccia assai arrivare ad un passo dal successo e poi ritrovarmi senza niente tra le mani. Questo Napoli è fortissimo e meriterebbe una soddisfazione".