IL DOPO CUADRADO - Tra i tanti nomi, alla fine la Juve ha scelto lui. Lo seguiva da mesi e si è convinta di puntare sullo statunitense. Non solo per "rinfrescare" le fasce. Weah sarà chiamato a un compito tutt'altro che semplice. Ovvero non far pesare l'addio di Juan Cuadrado, che dopo 8 stagioni non sarà più il "proprietario" della corsia destra bianconera. E come Cuadrado, Tim, ha già cambiato più volte ruolo e posizione in campo. A differenza del colombiano però, esploso come terzino a Lecce, diventato jolly offensivo alla Fiorentina e alla Juve per poi "arretrare" nuovamente, Weah sta facendo il percorso inverso. Da attaccante esterno (o prima punta con gli USA), a laterale tutta fascia. Difficile che in Italia e con Allegri possa, almeno all'inizio della sua avventura, giocare in una difesa a 4. Sarà utilizzato più avanti, nel 3-5-2 o come esterno d'attacco in caso di 4-3-3.
LA JUVE HA UN TITOLARE - In ogni caso, è già da considerare un titolare della prossima Juve. Il club valuterà insieme ad Allegri se "accontentarsi" di Cambiaso o portare un nuovo esterno a destra ma comunque Weah avrà tanto spazio nella sua prima stagione in Italia. Non c'era la folla di quando un anno fa, di questi tempi, arrivavano Paul Pogba ed Angel Di Maria, ma ad aspettarlo al JMedical c'erano comunque tanti tifosi bianconeri. Perché intorno al figlio di George c'è fiducia. Della Juve e di tutto l'ambiente. Era una delle priorità e dei "vuoti" da ricoprire al più presto e così è stato fatto. Ci siamo, è iniziata l'avventura di Timothy Weah con la Juve.