Fossimo ancora ai tempi antichi, quando maghi e aruspici leggevano nel cielo oppure tra le viscere di un animale il destino degli uomini, coglieremmo in certi “fenomeni” inconsueti messaggi divinatori
Ieri gli scienziati italiani hanno scoperto che appena sotto la superficie di Marte “vive” un lago dalla circonferenza di venti chilometri composto da acqua pura e liquida risalente a qualche miliardo di anni fa. Potrebbe essere, in futuro, la spiegazione per l’origine di noi terrestri “figli delle stelle” e di migranti da un altro pianeta. Sarei curioso di vedere come la prenderebbe il ministro Salvini al quale il settimanale “Famiglia Cristiana” (non il “Manifesto” si badi bene) ha dedicato una copertina feroce con il titolo “Vade retro”. 

Juve-Chelsea, il fattore Ramadani: da 'epic Fali' a 'epic fail'
Intanto domani sera, per qualche ora della notte, sarà possibile ammirare in cielo la luna rossa. Spettacolo celeste eccezionale e, quindi, da non perdere assolutamente. Infine saranno rimasti affascinati i tifosi insonni bianconeri  registrando il successo, negli Usa contro il Bayern, della loro squadra ancora priva degli autentici big. Nella galassia delle grandi stelle si è accesa una nuova luce. Si chiama Andrea Favilli. E’ vero che, come cantava Francesco De Gregori, non è da un rigore che si giudica un giocatore. Forse neppure da un gol. Ma quando le reti segnate cominciano a essere due e il protagonista di quella performance, seppure amichevole, è un ragazzo di ventuno anni che ha già fatto una discreta gavetta nella provincia marchigiana con la Under allora viene spontaneo e legittimo porsi una domanda. 

La gioventù e la fatale inesperienza, visto che nessuno “nasce imparato”, non dovrebbero rappresentare un ostacolo  a prescindere per prendere in considerazione la possibilità di riverificare più volte il nuovo esaminando. La storia, da Rivera ad Antognoni e da Paolo Rossi a Baggio, insegna che si può essere già campioni anche in età ancora verde.

Favilli, l'operazione verrà definita proprio in queste ore, verrà verosimilmente ceduto al Genoa con un diritto di recompra a favore della Juventus. Operazione che, tecnicamente ed economicamente per il gioco delle plusvalenze, ci può anche stare. Personalmente mi piace invitare sia il mister che i dirigenti a riflettere bene prima di attuare quel progetto. E’ vero che, in attacco, la Juventus può contare su tante stelle da Ronaldo a Mandzukic, da Dybala allo stesso Bernardeschi. Ma con l’ormai sicura partenza di Higuain, il ruolo di “uomo d’area” nel senso classico del termine rimarrebbe scoperto. 

Una posizione tattica che il pisano Andrea Favilli ha dimostrato di saper ricoprire alla perfezione con l’anima di un giovanissimo veterano. In mezzo a tanti big, non sarebbe male poter assistere alla crescita di un bomber con il “chupa-chupa”. In cognome, poi, di Favilli suona davvero bene.