Tra le cose più belle confezionate da Ronaldo nella sua domenica particolare brilla, invece, la lettera aperta che il fuoriclasse ha voluto inviare, tramite i social e quindi leggibile in tutto il mondo, a Pelè. Una dichiarazione di assoluta stima per il calciatore “più grande” di tutti i tempi la cui fama ha rivaleggiato, forse, soltanto con quella di Maradona. Soprattutto un atto di amore verso l’uomo che più di ogni altro ha simboleggiato la sintesi perfetta, per classe e per sostanza pratica il gioco del pallone. Un calcio che, nella realtà quotidiana, non esiste più ma che per l’immaginario collettivo sarà eterno.
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Un dettaglio, questo, che nulla toglie alla sostanza di ciò che ha voluto scrivere Cristiano al “maestro” Pelè che lo sedusse quando lui era ancora bambino a Madeira, povero e con il fisico gracile ma con un grande sogno da realizzare. Quel sogno che oggi è una realtà e che ha proiettato Ronaldo nel mondo delle leggende viventi talvolta lette e interpretate in maniera distorta. La figura di CR7, per esempio, che spesso viene vista come quella di un “fenomeno” egocentrico, borioso e narciso oltre ogni limite. Ebbene, in quella lettera c’è tutto il Ronaldo umano e sensibile che non ti saresti mai aspettato di poter scoprire e apprezzare.