L'urlo di gioia ma anche di rabbia per l'ultimo anno è rimasto in gola a Paul Pogba, che per un attimo si è sentito il vecchio Paul, quello che decideva e faceva la differenza. Questa versione del francese è tutto ciò che Allegri si aspettava da tempo e che purtroppo potrebbe subito perdere nuovamente. Altri 30 minuti abbondanti in campo per mostrare che avercelo o no per la Juve fa tutta la differenza del mondo.

Una prestazione solida da parte dei bianconeri, in controllo quasi sempre del match. Ecco, mancava però la fantasia e la qualità. Quella che Pogba ha dato dal suo ingresso fin da subito. La squadra con lui ha un'altra fluidità, quasi un altro spirito. Prova giocate che altri faticano solo ad immaginare. La nuova Juve ha la corsa degli esterni, la forza di Chiesa, la fame di Vlahovic. La qualità spetta a Paul.

Juve, Allegri ha le idee chiare: ecco la gestione di Pogba
Allegri e Giuntoli continuano a fissare l'obiettivo Champions, senza fare proclami più grandi. Giusto così in questo momento, vedendo anche il cammino di Inter e Milan, che sembrano avere qualcosa in più. Tutto giusto, soprattutto se davvero Poga dovesse rifermarsi per infortunio, come preannunciano le parole di Allegri.  Perché se poi vedessimo l'altro Pogba, quello più simile a quando aveva lasciato Torino, ecco. Tutto cambierebbe, anche, forse, le parole.