Se per quanto riguarda la giustizia sportiva italiana la Juventus ha messo fine ad ogni discorso e potrà pensare al futuro senza doversi preoccupare di ciò, diversa è la situazione riguardante la UEFA. Sia in riferimento all'esclusione o meno dalla prossima Conference League, per cui ancora non è stata presa una decisione definitiva, sia per quanto riguarda il quadro più generale, ovvero la questione aperta con la Superlega.

MOMENTO DI SVOLTA - In merito a quest'ultimo tema, la Juventus si è mossa facendo un passo verso la Uefa, comunicando a Barcellona e Real Madrid di valutare l'ipotesi di uscire dalla Superlega, anche se al momento nulla è ufficiale. Una svolta, in un senso o nell'altro si potrà avere a settembre, quando, come riferisce Tuttosport, la Corte di Giustizia Europea depositerà il suo parere sulla questione "monopolio UEFA'. 

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COSA PUO SUCCEDERE - Sono tre gli scenari possibili. Il primo è che la Corte dia sostanzialmente, ragione all’Uefa. A quel punto cambierebbe poco: la Superlega potrebbe nascere, ma in netto contrasto con l’Uefa e con problemi che ne renderebbero l’esistenza molto fragile. La seconda ipotesi è che, come si legge sul quotidiano, i giudici riconoscano nell’Uefa un monopolio in violazione alle norme 101 e 102 del trattato dell’Unione. A quel punto l’Uefa dovrebbe affrontare un processo profondo di riforma per continuare a esistere, si aprirebbe un’autostrada per la creazione di competizioni alternative, compresa la Superlega, che sarebbe pronta a partire dalla stagione 2024-25. Infine l'ultima opzione, ovvero che la Corte si posizioni nel mezzo, riconoscendo le incongruenze del sistema Uefa ma ritenendole non abbastanza gravi da riformarne in modo radicale il ruolo. In quest'ultimo caso potrebbe esserci la nascita di altre competizioni, magari sotto l’egida dell’Uefa che non potrebbe ostacolarle, né ostacolare i club che vi partecipano.