Chiudere tutto con la giustizia sportiva nella stagione in corso, senza fastidiose appendici anche sulla prossima. Pronti al peggio con la UEFA, seppur con parecchio fastidio nei confronti di Nyon.  Allegri riconfermato per il prossimo biennio, perché  considerato ormai “uno della Juve” (ma anche per necessità). Cantiere aperto per una rifondazione generale a giugno, cominciando dalla scelta del  Direttore Sportivo al momento mancante.

Una raffica di notizie che BN ha raccolto e che andiamo ad esaminare nel dettaglio.

Iniziamo da ciò che da mesi tiene in grande apprensione la tifoseria juventina, ovvero i possibili sviluppi sul fronte giudiziario. Alla Continassa non hanno intenzione di arrendersi, ma al tempo stesso sono molto pragmatici: hanno capito che la Procura Federale e CAF – nonostante il recente richiamo del Collegio di Garanzia del CONI – non sono disponibili ad una marcia indietro (anzi, c’è  chi all’interno delle istituzioni sportive spinge ancora per la retrocessione in B) , e allora stanno prendendo in considerazione la possibilità di un patteggiamento. Ovviamente, a condizioni  non capestro per il club. Una resa onorevole, insomma.

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L’ipotesi in discussione con la controparte consisterebbe in una penalizzazione in classifica tra i 6 e i 9 punti da scontare già in questo campionato, assieme ad una maxi-multa (si parla di 25/30 milioni) per i casi stipendi/partnership che Chiné ha accorpato in un unico filone. Una soluzione che molto probabilmente non troverà l’alto gradimento dei tifosi ma che permetterebbe alla società di scrollarsi da dosso in modo definitivo , almeno a livello sportivo, il fardello dell’inchiesta Prisma e di poter iniziare la prossima stagione esente da ammende o handicap in classifica.

Resterà poi da conoscere la decisione della Uefa in merito alla partecipazione alle coppe. Da Nyon non arrivano buone notizie: Ceferin desidererebbe infatti estromettere la Juventus dalle competizioni continentali per almeno un anno, anche dovesse vincere l’Europa League. Un desiderio si vendetta palese, quello del presidente UEFA, che non ha lasciato indifferenti  vertici bianconeri e proprietà Exor: il più infastidito di tutti sarebbe proprio John Elkann, il quale pensava di rabbonire Ceferin con l’azzeramento del precedente CDA bianconero, ma a quanto pare non è stato sufficiente ad ammansirlo. Questo ha irritato non poco John.  Memore  di come si comportò la Uefa col Milan dopo Calciopoli: nonostante la penalizzazione inflittagli in campionato dalla CAF,  non venne estromesso dalle coppe. Alla Continassa hanno però capito da tempo che le regole non sono uguali per tutti e che la decisione presa nei confronti della Juventus sarà solo ed esclusivamente politica. Molto pesa ancora la non abiura definitiva della SuperLega, torneo che attualmente non esiste.

Profilandosi quindi all’orizzonte una possibile stagione senza coppe, in società stanno organizzandosi  per una rifondazione generale che non prescinde però dall’attuale guida tecnica: Allegri verrà infatti confermato per il prossimo biennio. Perché la proprietà gradisce il modo in cui è riuscito a gestire il gruppo squadra in questo particolare momento storico ed anche perché non potrebbe permettersi di pagare un altro allenatore in caso di esonero del livornese. Si era ventilata l’ipotesi di una clausola da esercitare al termine del 2° anno di contratto da entrambe le parti in modo unilaterale, sempre se una delle due avesse manifestato insoddisfazione a proseguire il rapporto. Questo però non è all’ordine del giorno, al contrario c’è il desiderio di proseguire ancora insieme per le prossime due stagioni.

Ci sarà bisogno invece di un direttore sportivo, alla luce della confermata squalifica di Cherubini. La prima scelta si chiama Cristiano Giuntoli, attuale ds del Napoli, anche se continua pubblicamente a dire di non essere stato contattato dalla Juventus. Questo non significa che non sarebbe interessato a trasferirsi a Torino, soprattutto perché verrebbe come minimo a guadagnare il triplo di ciò che attualmente gli offre De Laurentiis (1 mln e 200 mila euro). 
Giuntoli piace alla dirigenza bianconera perché ha dimostrato di saper costruire una squadra da scudetto capace di fare bene anche in Champions con talenti sconosciuti, soprattutto facendo spendere ad ADL relativamente poco. E attualmente il bilancio bianconero non consente voli pindarici,  saranno invece necessarie cessioni importanti così come non verranno rinnovati parecchi contratti.

Avendo in mente la Juventus di operare in estate una profonda rifondazione della squadra, Giuntoli sarebbe il DS ideale. Postilla a margine: la famiglia Giuntoli nutre da sempre spiccate simpatie juventine. C’entrerà poco, ma non dispiace.