Alle 18.30 scatterà l’ora della verità per il calcio italiano. Oggi, 28 maggio, il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora darà il via ad una conference call con tutti i vertici del calcio italiano, il grande tema all’ordine del giorno sarà la ripresa del campionato. Al termine dell’incontro si avrà chiarezza in merito, ma i presupposti per un buon esito ci sono già. Innanzitutto per quanto riguarda l’approvazione del protocollo medico per la ripresa delle partite, nelle mani del Comitato tecnico-scientifico questa mattina. Essendo conforme a quello per gli allenamenti, difficilmente verrà bocciato dagli scienziati. Più avanti, poi, augurandosi una curva dei contagi in discesa, ci sarà il modo di discutere la misura dell’isolamento fiduciario di 14 giorni in caso di un positivo nel gruppo di lavoro, proprio come potrebbe accadere al Bologna.

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ORARI – Si discuterà anche di fasce orarie. Come riporta La Gazzetta dello Sport, il primo slot orario proposto sarà quello delle 17.15, spostando in avanti anche le due altre fasce: 19.30 e addirittura 21.45. Dal fischio di inizio delle partite alle partite stesse da giocare. Infatti, ci sono tre correnti di pensiero, tre ‘fazioni’: chi vorrebbe riprendere con le quattro partite da recuperare della 25ª giornata (Inter-Sampdoria, Torino-Parma, Atalanta-Sassuolo, Verona-Cagliari), chi con l’intero turno della 27ª, oppure riaprire le danze con il ritorno dei quarti di finale di Coppa Italia (Napoli-Inter e Juve-Milan), due partite in chiaro che ricoprirebbero un grandissimo bacino di utenza. Le date indicate per la ripresa restano quelle del 13 e del 20 giugno, mentre si fa sempre più aspro il nodo sui diritti tv, con la Lega che ha depositato in tribunale il decreto ingiuntivo nei confronti di Sky.