C'era molta attesa per la puntata del programma televisivo "Le Iene" di stasera, nella quale è andato in onda un servizio su quel famoso Inter-Juve del 28 aprile 2018. La dinamica, in sintesi: Pjanic già ammonito interviene in maniera imprudente su Vecino, l'arbitro Orsato tiene il cartellino giallo nel taschino, Higuain poi regalerà il successo alla Juventus negli ultimi minuti. Scudetto ipotecato (l'ottavo di fila, l'ultimo di Allegri) e Napoli che, come da Sarri pensiero, "perde lo scudetto in albergo" guardando la partita a Firenze.

L'ACCUSATORE - Al di là della disquisizione tecnica sull'episodio e sull'effettiva incidenza su quel campionato, a un anno e mezzo di distanza, durante il lockdown, la polemica si è reinfiammata grazie alle dichiarazioni di Giuseppe Pecoraro, all'epoca dei fatti procuratore della Figc. Dichiarazioni ribadite nel servizio andato in onda stasera nella popolare trasmissione Mediaset: "Mi rivolsi all'Aia e alle squadre di Serie A. Ad inizio campionato successivo mi arrivò solo il video, dalla Lega. Ma non c'era l'audio. C'era per altri episodi, ma non per quello che mi interessava. Volevo capire se quarto uomo o Var avessero in qualche modo sollecitato Orsato. Mi dissero che l'audio non c'era. Mi aspettavo collaborazione da mondo arbitrale, penso che l'audio non me l'abbiano voluto dare. Se uno non ha nulla da nascondere...". E l'ex arbitro Claudio Gavillucci rincara la dose: "Dal calcio d'inizio, parte la registrazione audio. Mica si può sapere prima quali saranno gli episodi da Var!"

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L'ACCUSATO E LA SMENTITA - Nel mirino dell'ex procuratore c'è soprattutto il designatore Nicola Rizzoli, che interpellato nel medesimo servizio afferma: "Pecoraro ha chiesto l'intera audioregistrazione della partita, ma non esiste perché non viene fatta. Ci sono registrazioni solo degli episodi chiave da protocollo Var. Abbiamo mandato tutto a Pecoraro, non c'è nulla da nascondere. Dubito che ci sia un video del Var senza audio. Non ha senso". Ma già a maggio ci aveva pensato Luca Marelli, ex arbitro molto attivo sul web per fare chiarezza sulle questioni arbitrali dentro e fuori dal campo, a smontare le tesi di Pecoraro: l'episodio della mancata espulsione di Pjanic era in realtà un episodio da... seconda ammonizione. Un "dettaglio" che fa tutta la differenza del mondo, poiché un espulsione diretta può essere oggetto di correzione da parte del Var, un cartellino giallo no. 

CONCLUSIONE - Come chiosò Marelli a suo tempo: "Perché non esiste un file del colloquio tra Var e arbitro? Per un motivo banalissimo: perché non è mai esistito." Ma la Juventus fa notizia, sempre e comunque.