Come squadra meglio l’Inter che ha avuto una sola responsabilità: quella di non capitalizzare nel primo tempo quando avrebbe dovuto segnare almeno tre reti. Molti, salomonicamente, dicono che le due squadre si sono spartiti i due tempi. Per me no. Ha fatto di più e meglio l’Inter, ma nella ripresa è calata, il giro palla è diventato fine a se stesso, si è cercata poco la profondità. Un appunto a Spalletti: Lautaro Martinez l’avrei inserito prima, mentre è stato giusto avvicendare i centrocampisti quando la partita rischiava di scivolar via.
L’Inter domina, la Juve annaspa. La differenza la fa il pressing e l’intensità. Per me c’è anche differenza nell’impostazione mentale. Di chi il merito? Da una parte c’è una squadra e un allenatore che ci credono, dall’altra un gruppo di supponenti guidati da uno che si è accorto alla vigilia di questa partita di essere stato disastroso con l’Ajax. L’Inter non solo merita il vantaggio, ma dovrebbe chiudere il primo tempo con almeno un altro gol. Se Handanovic non fa una parata, dall’altra parte devono superarsi prima Matuidi e poi Cabrini su una conclusione ravvicinata di Icardi. La Juve non solo è timida, ma presenta giocatori che la dirigenza farebbe bene a congedare: Cancelo, Alex Sandro, Cuadrado, lo stesso Bernardeschi. Molti lo considerato il futuro messia, invece è un manierista sopravvalutato.
L’Inter ha speso troppo? Può essere, ma lasciare che la Juve prenda campo, anche senza produrre nulla di significativo, non è mai un atteggiamento condivisibile. E’ vero che Perisic ci prova da lontano dando l’impressione del gol, ma Ronaldo il gol lo fa davvero anche quando la palla sembra perduta. Lo scambio con Pjanic è ravvicinato, l’esplosione del destro, collo pieno a filo d’erba, fulmina Handanovic. Nel frattempo, anche se non c’entra con la segnatura, Allegri inserisce Kean e transita al 4-2-4. Le mosse e il pareggio, però, non cambiano la partita perché, seppure a ritmo più lento, torna a condurla l’Inter e Szczesny riscatta definitivamente l’errore iniziale con una superlativa deviazione su Perisic, servito da Icardi da due passi.
Di Giancarlo Padovan per Calciomercato.com.