Raffaele Palladino, a La Gazzetta dello Sport, parla di Ibrahimovic, compagno alla Juventus: "Andavo a prendere le scarpette in mano, le toccavo, le vedevo. Guardavo quello che faceva. Quando si cambiava vicino a me, ero immobile, gelido. Sono sempre rimasto sorpreso negli atteggiamenti che aveva: arrivava per primo al campo, andava via dopo, lavorava sul fisico, la tecnica, su ciò in cui aveva più carenza. Lui non mi sorprende, per me è tra i più forti che abbiano mai giocato in Italia. Ci ha messo tanta testa e tanto sacrificio nel lavoro. Vuole bene a tutti, non parla tanto, è un introverso. Con me parlava, giocavamo anche alla Play. Chi vinceva? Lui. Lo facevo vincere, altrimenti si arrabbiava".