Come sempre, la verità sta nel mezzo. Dopo il passo falso al Wanda e un passaggio del turno compromesso le azioni di Max erano scese mica poco al’'indice Mib della Continassa, e non solo a causa di quella sconfitta: da alcuni mesi, pur vincendo a random in campionato, la squadra convinceva poco sul piano del gioco. Dopo l’eliminazione (brutta) ai quarti di Coppa Italia con l’Atalanta, scattarono i campanelli d’allarme, trasformatisi in vere e proprie sirene dopo l’andata di Champions. Spentesi però immediatamente dopo il 3-0 rifilato ai materassai di Madrid.
Una cosa è certa: il ritorno di Zidane al Real ha spiazzato un po’ tutti e rimescolato le carte per l’eventuale (sottolineo eventuale) cambio in panchina, che sembrava già appaltata a Zizou. Tutto dipenderà, come sempre, da come Allegri chiuderà questa stagione, e se alla fine tutti – lui compreso – saranno d’accordo a proseguire ancora il cammino. Tenete presente che il contratto di Max scade nel giugno 2020, e alla Juventus non si inizia mai una nuova stagione con un allenatore in scadenza: o si rinnova o ci si saluta.
Sfumato Zidane, una delle alternative possibili è quella di Didier Deschamps, uno che, tra l’altro, l’ambiente bianconero lo conosce molto bene, avendolo frequentato prima da giocatore (vincente) e poi proprio come tecnico (vincente). Prima del ritorno con l’Atletico, Didì veniva dato quasi sull’uscio della Continassa, pronto a subentrare al volo in caso di sconfitta. Un’ipotesi alla quale non ho mai creduto, in quanto alla Juve ci hanno abituato diversamente.
Eh, ma Deschamps è un vincente, ed è campione del mondo in carica! Pure Allegri, se è per questo, ha portato a casa scudetti, Coppe Italia e Supercoppe, ma raramente gliene si rende merito.
Eppoi, siamo sicuri che Deschamps abbandoni lui, in corsa, la propria Nazionale campione del mondo e nell’anno degli Europei, magari da vincere? Sarebbe ipotizzabile un doppio ruolo, Juve/Nazionale?
Per tutti questi motivi, non darei per scontato il suo arrivo, tanto quando l’addio di Allegri .