CRISTIANO DIVERSO DA ALLEGRI A SARRI? - “No, assolutamente. Cristiano fa gara a sé. E’ di livello superiore, gioca la sua partita dentro la partita degli altri. Si impone per la personalità, anche tecnica. Non è che a uno come lui puoi dire gioca più a sinistra o più al centro. Decide lui, ed è giusto così”.
IL SUO TRATTO DISTINTIVO - "Vive per il gol. Basta guardarlo quando riceve il pallone: punta sempre alla porta, è quello il suo destino; ogni volta che Cristiano comincia la corsa senti che può nascere un pericolo per gli avversari. Questa è la prerogativa dei fuoriclasse assoluti”.