È il mercato del ‘prima si vende, poi si compra’. È quanto sta succedendo alla stragrande maggioranza dei club, anche a quelli blasonati come la Juventus, che deve effettuare qualche cessione prima di accendere la miccia dell'ultimo fuoco d’artificio di questa straordinaria sessione estiva. Per sbloccare la situazione Federico Chiesa e programmare un possibile assalto, Fabio Paratici sta lavorando su più fronti: da una parte il braccio di ferro con Sami Khedira per la risoluzione del contratto, dall’altra sistemare diversi giocatori considerati cedibili anche per alleggerire il monte ingaggi, come De Sciglio, Rugani e Douglas Costa, quest’ultimo restio alla partenza se non per un club di pari livello.

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IL PUNTO SU CHIESA – Anche perché Juve e Chiesa si strizzano l’occhio a vicenda da un anno. L’accordo con il giocatore era stato raggiunto nel mercato estivo dell’anno scorso, ma con l’avvento di Rocco Commisso la sua partenza fu cancellata, per dare un segnale a tutta la piazza viola. Adesso la posizione del numero uno della Fiorentina è cambiata. Ha deciso di assecondare l’esterno azzurro e la sua voglia di sposare progetti più ambiziosi, a patto che pervengano offerte all’altezza delle sue richieste, vicine ai 60 milioni di euro. Cifre alte, che inducono a ipotizzare una soluzione ‘fantasiosa’, come quella messa in atto per Morata (prestito oneroso estendibile a due anni, con opzione di riscatto finale). Ma si parla di strategie e programmi attuabili sono con le uscite, a meno di una settimana dal gong finale di questo mercato.