SIAMO SICURI CHE... - Ovviamente tutto è ancora in stand-by, però la notizia del possibile rinnovo di entrambi i massimi dirigenti bianconeri è iniziata a circolare, e col passare dei giorni assume sempre più i contorni di una concreta possibilità. La scelta del presidente Agnelli sarebbe quindi quella di proseguire nel solco della continuità. Non si sa se la squadra dirigenziale sarà ancora vincente, ma siccome ha vinto per 9 anni l’intenzione sembra orientata a non cambiarla alla prima stagione un po’ così. Mi piacerebbe sapere però se il Presidente non ha davvero nulla da rimproverare ai suoi più stretti collaboratori, considerando che non tutto è andato benissimo nell’ultimo biennio e qualche errore (non di poco conto) è stato commesso.
IN MEZZO - Come ha poi considerato Agnelli la scelta di smantellare mezzo centrocampo (via Pjanic – Matuidi – Khedira – E.Can) rimpiazzandolo con alternative parecchio deludenti? Rabiot e Ramsey sono arrivati a parametro zero, grazie anche a contratti monstre che pesano mica poco sul monte ingaggi: 7 milioni il primo, 8 il secondo. Avrebbero dovuto aumentare il tasso tecnico in mezzo al campo, di fatto l’hanno abbassato. Il rendimento del francese non ha finora minimamente giustificato il suo oneroso stipendio, il gallese possiede intelligenza tattica e qualità ma frequenta più l’infermeria del terreno di gioco. Di fatto, gioca molto poco. Arthur avrebbe dovuto essere il cervello della squadra, ma ha palesato dei limiti: è bravino, ma non è di certo il nuovo Falcao. Bentancur è stato promosso a titolare, ma è forse solo una discreta riserva. Risultato finale: tutti i migliori club italiani posseggono, ad oggi, una mediana superiore a quella della Juventus. E senza centrocampo si fa poca strada, in campionato e in Europa. Tutto bene, mister President?
DAVANTI - Si è poi ritenuto che l’attacco fosse a posto così, eppure, nonostante quel cecchino di CR7, da un paio d’anni il reparto segna poco. Se poi Dybala ha problemi fisici e Morata prende un virus intestinale, la coperta diventa cortissima perché manca (per scelta) una quarta punta. C’era una volta Kean, inserito pure lui nel giro delle plusvalenze. A gennaio 2020 si sarebbe potuto prendere quel fenomeno di Haaland – peraltro già sotto osservazione da tempo - ad un prezzo peraltro molto conveniente, ma Sarri non gli garantiva un posto in squadra e si decise (sbagliando) di lasciar perdere.