L'ESPERIENZA ALLA JUVE - "Momenti straordinari. I giocatori, unici; la squadra, formidabile; gli allenamenti con i big, fantastici. Penso a Dybala, Pogba, quindi Pjanic. L’esperienza in tournée fu bellissima, è lì che vedi i tifosi emozionarsi per la Juve. Eppoi la società, un vero modello d’organizzazione".
DA BARI A TORINO - "Frequentai il J College, la scuola privata della Juventus. La mia fu la prima classe capace di ottenere il diploma, assieme ad altri compagni di squadra come Romagna, Audero, Favilli... Ora spero che tutti facciano il grande salto. Peccato che Andrea si sia fatto male, mentre Filippo è già in serie A ed Emil si sta comportando benissimo in B: sono contento per loro".
AMICIZIA CON - "Romagna. Ancora oggi siamo molto legati: è un giocherellone, solo che a volte fa lo scemo. Ma d’altra parte è molto intelligente... e simpaticissimo!".
IL TIFO - "No, tenevo per il Milan, in cameretta avevo il poster di Maldini e Nesta, simboli rossoneri. Ora sono juventino, guardo tutte le partite dei bianconeri ed è cambiato anche il mio idolo".
TRE FINALI, MA SOLO IL VIAREGGIO - "Fu l’anno della maturità, in campo e fuori. Bello e particolare, avevo gli esami da sostenere ed è stato stupendo viverlo con i compagni, come Cassata, come Lirola, con cui ho terminato un percorso condiviso. Quanto alle finali, beh, fu un peccato perderle".
INTER-PORDENONE - "Uno scherzo? Sarebbe bellissimo, però non è facile. Le storie dei due club sono giustamente differenti, ma noi daremo il massimo. Saremo al 120%: supermotivati. Entrare a San Siro sarà fantastico, non vediamo l’ora".