Ci avevamo tanto creduto, tutti. Era l'undici luglio del 2022, il caldo torinese, Pogba arrivava al JMedical accolto da un'ondata di affetto. I tifosi che lo acclamavano perchè Paul era tornato e sembrava quasi di riascoltare la canzone di Antonello Venditti che intona: "Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano". Il francese tornava a Torino per la rinascita, dopo il periodo non roseo a Manchester, sponda United, caratterizzato dai molteplici infortuni. L'affetto dei tifosi, la scelta di riprendere la maglia numero 10, quella maglia che aveva appena lasciato libera Paulo Dybala. 


Juventus, Pogba ha deluso tutti, ma prima di tutto sé stesso


Una maglia importante per un giocatore che con la casacca bianconera aveva lasciato un ricordo indelebile. Un legame che sembrava indissolubile e soprattutto che sembrava potesse arrivare anche a chi non aveva potuto ammirare le prodezze del francese nella prima parentesi torinese. Infatti sugli spalti dello Stadium era curioso ammirare bambini con la maglia numero 10 di Pogba. Ora però, dopo la notizia della squalifica il sentimento che filtra è lo stesso di quando si chiude una storia d'amore: la delusione. Se il ricordo del 'Paul Prime' erano stati quei gol che lasciavano tutti a bocca aperta e quelle giocate che scatenavano i boati dello Stadium, il ricordo di 'Paul il ritorno' sarà sempre questa squalifica, inattesa e deludente. Una parentesi chiusa anzitempo, tra la delusione generale. Quella dei bambini sugli spalti, quella dei tifosi che speravano di aver ritrovato il Pogba che conoscevano e quella di Paul, che sperava in una rinascita e invece è crollato ulteriormente. Forse però, ora più che la canzone di Venditti sembra il caso di dire: "La minestra riscaldata non è mai buona".