Accadeva la stessa, identica cosa una primavera/estate fa, quando iniziarono a circolare le prime voci su Ronaldo alla Juve, con un lento ma inesorabile crescendo di notizie e conferme. Adesso è il turno di Guardiola. Stesse dinamiche, identica attesa, medesime ansie. Rastrellare il web alla ricerca di conferme o zappingare canali tv non aiuta, perché ormai pure i media si sono spaccati: una parte abbastanza cospicua è fortemente orientata per il no, un’altra altrettanto nutrita è invece possibilista, e poi ci sono gli isolati kamikaze della serie “o la va, o la spacca” che si stanno giocando faccia e tesserino professionale sullo sbarco imminente del Pep a Torino scendendo addirittura nei dettagli. I più temerari sono arrivati persino a fornire le cifre dell’affare: 24 milioni annui per 4 anni di contratto. E persino il giorno della firma, fissato per il prossimo 4 giugno (in alternativa 28 maggio). Se non addirittura quello della presentazione allo Stadium, il 14 dello stesso mese, giorno in cui la società ha già annullato i tour quotidiani all’interno della struttura.
Vero che da Manchester, sponda City, sono arrivate sonore e ripetute smentite (che dovevano fare?), però da casa Juve si è registrato per ora un semplice e laconico “no comment” da parte della comunicazione. Che non vuol dire “tutto falso”. Niente di più, nessuna smentita ufficiale (se non quella che il 14 giugno lo Stadium ospiterà l’evento di uno sponsor, quale non si sa), alcun comunicato, non fosse altro per evitare l’immediato stato d’allerta scattato in Consob causa improvvise impennate del titolo bianconero in Borsa (proprio come accadde durante la trattativa per CR7). Nulla. Aggiungici poi che i bookmakers britannici hanno, parallelamente, fatto crollare le quote di Guardiola alla Juventus, e i sospetti restano, quando non aumentano. Perché Sarri, pure lui sotto contratto, è trattabile? Perché Pochettino, sotto contratto anche lui, è trattabile? E Guardiola no?
Bene, confesso che fino a qualche settimana fa ritenevo improbabile che Guardiola potesse anticipare il suo arrivo a Torino di un anno, sapendo già che un si al Pep il buon Paratici glielo aveva già estorto a gennaio scorso, ma adesso, considerando tutti i movimenti sotto traccia, i silenzi, le continue conferme che sto raccogliendo, bhè ho iniziato a crederci.
E comunque, per tutte le ultime, guardate il mio video di domani.