Per Gleison Bremer la stagione appena iniziata dovrà essere quella della consacrazione. Al secondo anno con la Juve e con un reparto rimasto uguale, le responsabilità per il brasiliano sono aumentate, che è chiamato a diventare uno dei leader della squadra. Nel primo anno in maglia bianconera, era giusto concedere qualche errore e serata storta, in mezzo comunque a una stagione tutto sommato positiva individualmente, considerando le difficoltà dentro e fuori dal campo vissute da tutto il gruppo. Sbavature, che dovranno essere però ridotte al minimo da qui in avanti.

Nell'esordio in campionato, era riuscito a contenere abbastanza bene Beto mentre contro il Bologna, ha sofferto per tutta la partita i movimenti e le qualità di Zirkzee. Nella "nuova" Juve, un cambiamento che la squadra ha mostrato in entrambi i match disputati, nonostante le difficoltà di gioco (ad esclusione del primo tempo con l'Udinese), è quello che riguarda il baricentro medio e il pressing più alto. Un diverso approccio che aumenta le responsabilità per Bremer ma che dovrebbe facilitarlo. Il brasiliano, se la Juve seguirà quanto fatto fin qui, si troverà spesso a duellare uno contro uno con l'attaccante avversario anche in zone avanzate del campo. Un modo di difendere quindi più vicino a quello a cui era abituato con il Torino di Juric. Ecco perché Allegri si aspetta tanto da Bremer, ancor più fondamentale adesso. Perché la "nuova Juve" possa essere efficace, serve il vecchio Gleison, quello che due anni fa aveva vinto il premio di miglior difensore del campionato.