Il portiere della Juventus Mattia Perin ha commentato il pareggio contro la Sampdoria ai microfoni di Sky. Queste le sue parole: 

LA PARTITA - "Siamo stati bravissimi tutti in fase difensiva. La Sampdoria escludendo quella occasione non ha creato nulla. Sono stati bravi a chiudere le linee di passaggio e correre tanto nel primo tempo. Nel secondo abbiamo avuto tra le mani il pallino del gioco sempre. Il rammarico è quello di non aver portato la vittoria a casa. Ora dobbiamo prendere il pareggio e da domani cominciare a lavorare. E’ l’unico modo per migliorarci e conquistare risultati".

DOPO IL RITORNO - "Sono cresciuto, dopo l’ultimo intervento alla spalla nel 2019 ho cominciato a lavorare con Nicoletta che è la mia mental coach. Ho cominciato a lavorare su me stesso. Da lì ho acquisto più consapevolezza e ho imparato a conoscermi meglio e ad amare l’ambiente che c’è alla Juventus. Compagni, società e mister in primis mi fanno sentire importante".

Juve, è la prima occasione persa della stagione. E se continua così, non sarà l'unica
PENSATO AL RITIRO -  "Il segreto è lavorare su stessi e migliorarsi non solo come calciatori ma come uomini di tutti i giorni secondo me le cose vanno di pari passo e io lo consiglio a tutti. Dopo l’ultimo inforutnio avevo pensato anche di smettere perché non ne potevo più. La mia mental coach mi ha dato una grandissima mano e ho ritrovato l’amore per il calcio e lo faccio vedere quotidianamente a me stesso".

LE DIFFICOLTÀ - "Si devono dare i meriti alla Sampdoria, hanno corso tantissimo, ci chiudevano le linee di passaggio centralmente, non ci permettevano di imbucare i centrocampisti e poi gli attaccanti. L’ambiente è difficile qui a Marassi. Nonostante questo abbiamo avuto 2-3 occasioni limpide dove è stato molto bravo Audero. Va dato merito agli avversari. Dobbiamo prendere questo punto e capire dove migliorare".