Mattia Perin, alla Juve dal Genoa, al Genoa dalla Juve, ma in prestito. Il portiere è ripartito dalla sua "casa" dopo l'infortunio per provare a prendersi un posto per l'Europeo 2020. Al Secolo XIX ha raccontato: "È come se non fossi mai andato via. È cambiato il centro sportivo, bello, all’avanguardia, ma c’è ancora chi mi ha visto crescere e mi vuole bene. È come quando torno a Latina. Lo so, nel calcio si dice spesso, ma il Genoa è davvero casa mia, parlano i fatti. Quando sono andato via mi sono emozionato ma per la mia crescita era il momento di provare in un top club. Però a Giorgia, mia moglie, avevo detto: 'Un giorno tornerò'. Magari non sapevo che sarebbe successo tanto presto, ma così è stato".

Galliani: 'Scudetto? Tifo Inter e Lazio'
JUVE - "Gli infortuni sono duri da superare, ma se ti rimbocchi le maniche giorno dopo giorno ce la fai. Alla Juve ho capito che finché giochi devi vivere solo per il calcio. Non c’è solo l’ora e mezzo di allenamento, devi lavorare 5-6 ore, tra palestra e fisioterapia, avere un corretto stile di vita. Se avessi ascoltato i consigli di Burdisso, forse avrei avuto qualche infortunio in meno: voglio trasmettere tutto questo ai compagni più giovani. Il calcio ha il potere di cancellare tutti i pensieri dalla mia testa. E ora sto benissimo".