PARTITA DA EMOZIONI E DA SCUDETTO – “Assolutamente sì, è la grande partita comunque Milan-Juve. Loro sono terzi. La lotta per lo scudetto per il momento si rivolge a quattro squadre. Per noi è importante ripartire dalle cose buone che stiamo facendo e migliorare quello che si può migliorare. Gli avversari sono una squadra costruita per vincere".
BOLLETTINO MEDICO - “Abbiamo abbandonato quello che è successo fino a ieri, non pensiamo quello che succederà oltre: massima concentrazione per domani. Farò le mie valutazioni. Recuperiamo Krunic, recuperiamo Kalulu, purtroppo non è stato un periodo molto fortunato perché abbiamo perso Chukwu e Sportiello. Non recuperiamo Loftus perché è guarito dalla lesione muscolare che ha avuto ma non è ancora al 100% per essere con noi, ma mi auguro di poterlo recuperare nelle prossime gare".
RISPOSTA AD ALLEGRI - "Non credo che Allegri si sia risentito delle mie previsioni, ma per un allenatore è un vantaggio preparare una partita a settimana; poi non è matematico che si possa vincere".
STACCARE LA JUVE IN CLASSIFICA - "Non è importante mandare la Juve a -7, ma è importante vincere per il nostro cammino, per la nostra fiducia e la nostra consapevolezza".
CASO SCOMMESSE E TONALI - "Siamo rimasti sorpresi e scioccati da queste situazioni. Noi sappiamo le cose tramite quello che voi scrivete, anche se non ci sono ancora cose così ufficiali. Il nostro pensiero va a Tonali che è stato nostro fino a poco fa: non mi sento e non lo voglio giudicare per quello che forse ha commesso, ma lo voglio giudicare per come reagirà a questa situazione, per come vorrà riscattarsi e magari se diventerà un esempio per il futuro. Se prima gli volevo bene 10, ora gli voglio bene 100. Se posso essere d'aiuto io gli sarò al suo fianco".
JUVE CON DUE PUNTI CENTRALI - "Il calcio è un gioco di contrapposizioni. Dipende da chi giocherà, se Chiesa o più una punta. Noi abbiamo preparato diverse situazioni: dovremo essere più precisi possibili e molto molto compatti quando non abbiamo palla".
CHIESA – "Chi lo ha lanciato è stato Paulo Sousa, io poi l'ho allenato per quasi due anni. Ha uno strappo incredibile e una conclusione importante: se dovesse giocare lui, cambia le dinamiche del gioco della Juve. Abbiamo preparato delle situazioni difensive con o senza Chiesa. Però non si perdono e non si vincono le partite con un singolo giocatore".