L’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport pone il focus sull’interpretazione del modulo di Andrea Pirlo emersa in queste prime 11 partite della Juventus: “Sarri, al netto degli esperimenti sul trequartista, aveva un’ala destra e un centravanti, più Ronaldo a sinistra. Il contributo offensivo delle due mezze ali, teoricamente decisivo, non arrivò mai: Bentancur senza istinto per la porta, Ramsey perso tra un infortunio e l’altro, Rabiot importante solo in estate. Pirlo prova a usare due armi in più. La prima: porta Ronaldo qualche passo più dentro il campo e raddoppia gli esterni, aggiungendo un’ala pura (diciamo Chiesa) a Cuadrado. La seconda: schiera un trequartista che, almeno quando non gioca Dybala, attacca sul centro-destra. Da qui, la linea di cinque giocatori offensivi: nella formazione tipo Cuadrado-Kulusevski-Morata-Ronaldo-Chiesa, stasera forse Cuadrado-McKennie-Dybala-Ronaldo-Bernardeschi. Se tutto funzionasse, sarebbe un ambizioso passo avanti”