"Io non sono una persona che giudica, non mi piace farlo, ognuno ha il diritto di poter dire ciò che vuole, sono io il primo a farlo e non vorrei mai che qualcuno mi togliesse la libertà di parola". Inizia così lo sfogo del figlio di Andrea Pirlo, che sui social risponde a chi lo sta riempiendo di insulti e messaggi folli. L'ultimo? "Devi morire insieme a tuo padre", gli scrive un utente (NON un tifoso), il cui nome è oscurato. Un messaggio vergognoso e che riporta tutta la follia che emerge dall'uso fatto attualmente dei social. 

E prosegue: "I miei genitori mi hanno insegnato ad avere idee e soprattutto ad ascoltare quelle degli altri, ma credo che a tutto ci sia un limite e già da tempo questo limite è stato superato. Ho 17 anni e quotidianamente ricevo messaggi di questo genere, non perché io faccia qualcosa in particolare, ma solo perché sono figlio di un allenatore che, probabilmente come è giusto che sia, può non piacere. Questa sarebbe la mia colpa e la motivazione per la quale ogni giorni mi arrivano messaggi di augurata morte e insulti vari. Vorrei chiedervi di mettervi per un solo secondo nei miei panni e chiedervi come vi sentireste". ​

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